Si è conclusa la selezione dei progetti dei tre partner di JUMP ammessi al finanziamento. Prende così avvio il programma che vedrà la realizzazione di 10 progetti di proof of concept su tecnologie brevettate.

Per la Scuola Superiore Sant’Anna sono stati selezionati 5 progetti:

Il progetto IMEROS++ si propone la valorizzazione del brevetto dal titolo “Apparato per l’analisi intraoperatoria di campioni di tessuto biologico”. L’invenzione oggetto di questo brevetto consiste in una piattaforma robotica per l’analisi intraoperatoria, che misura e sfrutta le proprietà acustiche e meccaniche dei campioni istologici per fornire un’analisi precisa e affidabile sul materiale biologico scansionato. Il progetto si svolge anche in collaborazione con il Centro di Competenza Artes 4.0, che ha la funzione di accelerare il percorso di sviluppo della tecnologia.

Il progetto FORCE ha come obiettivo la valorizzazione del brevetto dal titolo “Sensore ottico in fibra ad elevata velocità di campionamento”, Il brevetto propone una nuova architettura ottica basata su fibre ottiche che consente di monitorare il segnale attraverso elementi di rilevamento in fibra ottica denominati Fiber Bragg Gratings (FBGs) ad una velocità molto più alta rispetto alle attuali soluzioni commerciali. La validazione del prototipo è realizzata grazie anche alla collaborazione della società Baker Hughes – Nuovo Pignone Tecnologie Srl.

Il progetto MINDS sviluppa il brevetto “Dispositivo esoscheletrico per la mano”, e il brevetto “Interfaccia multimodale per la realizzazione di feedback termico e tattile sui polpastrelli”. Il brevetto relativo all’esoscheletro per mano presenta una soluzione innovativa basata su una cinematica sotto-attuata per la realizzazione di un esoscheletro robotico per la riabilitazione della mano. L’integrazione con un’interfaccia aptica termico tattile indossabile dall’utente sulla punta del dito completerà il dispositivo permettendo di realizzare sul polpastrello di tale dito una stimolazione termico tattile del tutto simile a quella che l’utente avrebbe portando il polpastrello a contatto con l’ambiente circostante. Anche in questo caso il progetto può avvalersi del contributo della azienda New Generation Robotics Srl.

Il progetto Mini-lysis permette lo sviluppo del brevetto “Dispositivo impiantabile minimamente invasivo per la rilevazione ottica dell’emolisi”. Il potenziale innovativo di questo brevetto risiede nella sua semplicità: attraverso un fotoemettitore (led), un fotorilevatore e un circuito elettronico di controllo viene identificata un’emolisi allo stadio iniziale. Oltre all’applicazione auspicata nel brevetto, su pazienti impiantati con pompe cardiache, il potenziale di applicazione risiede anche nella possibilità di realizzare dispositivi miniaturizzati per monitorare la qualità del sangue durante il trasporto di sangue e l’eventuale emolisi durante il trasporto. Il progetto è sviluppato grazie alla collaborazione fra la società ABzero Srl e lo Smart Medical Theatre Lab dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna.

Il progetto Zerotouch permette la valorizzazione del brevetto “Metodo di gestione di una rete di telecomunicazioni” . Il brevetto riguarda un sistema per istruire i dispositivi di una rete ottica sulle azioni (ad esempio, per l’adattamento dei parametri di trasmissione) in seguito a errori o degradazioni della qualità del segnale, senza interrogare un controller centralizzato. In questo modo, il recupero delle connessioni è garantito in modo molto più veloce che negli attuali sistemi.

Per l’Università di Palermo saranno sviluppati 4 progetti:

Il porgetto per la valorizzazione del brevetto “Oligonucleotidi complementari a DDH1 e loro uso per la prevenzione e il trattamento dei tumori”, si propone di verificare la possibilità di incapsulare gli oligonucleotidi in un vettore lipidico in grado di inibire la proliferazione e indurre la morte cellulare di cellule tumorali.

Il progetto Ri-Vite, basato sul brevetto “Metodo per la realizzazione di un’opera costruttiva modulare per la protezione del territorio”, utilizza una tecnica avanzata per la formazione di elementi modulari costruttivi, realizzati con materiali organici di scarto da impiegare per la protezione del territorio, nell’ambito di interventi di ingegneria naturalistica, con lo scopo di stabilizzare i versanti e le sponde fluviali con materiali ecocompatibili a basso costo.

I ricercatori promotori del progetto di Proof of Concept “In vitro cellular co-culture method to induce immunological tolerance”, intendono definire un sistema di stem-cell educator therapy, creando di fatto un “timo artificiale” in vitro capace di indurre la tolleranza dei linfociti-monociti così da ristabilire il bilancio e l’omeostasi immunologica.

Infine, con il progetto Trade-Zinc basato sul brevetto “Un procedimento per il trattamento di acciaio zincato”, l’obiettivo è offriree una soluzione per favorire l’impiego dell’acciaio zincato nei manufatti in calcestruzzo armato ed ampliarne al contempo la vita utile, attraverso un processo che utilizza reagenti a basso costo e non tossici.

Nella realizzazione di questi progeti sono state coinvolte anche alcune aziende siciliane quali Tecnozinco e Jonica Soc. Coop. ARL e l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Palermo.

Il progetto della Scuola Normale Superiore dal titolo “Librerie di anticorpi ricombinanti diretti contro modificazioni post traduzionali”, si propone di verificare la fattibilità di realizzazione di un metodo per lo screening di immunoglobuline. In tal modo sarà possibile ottenere anticorpi che possono essere utilizzati per usi di ricerca, diagnostica, target validation, cellular bioassays per screening. Il progetto è sviluppato con il supporto della Fondazione EBRI (European Brain Research Institute Rita Levi Montalcini)