Università di Palermo
Brevetto N. 102016000130565, Titolare: Università di Palermo

Inventori: Carla Giordano, Giuseppe Pizzolanti, Antonina Coppola, Laura Tomasello

DESCRIZIONE DELLA TECNOLOGIA

Nelle malattie auto-immuni ed infiammatorie croniche si instaura una inappropriata attivazione della cellule effettrici del SI determinando danno tissutale. Il ripristino della omeostasi fisiologica può essere ottenuta “modulando” l’attivazione delle cellule immunitarie stesse, sfruttando la capacità immuno-modulatoria attribuita alle cellule mesenchimali staminali (MSCs).

A tal fine proponiamo la produzione di un liofilizzato arricchito in fattori anti-infiammatori, anti-ossidati e chemiotattici (alcuni dei quali già identificati, Coppola A. et al J Clin Med. 2020 Jan; 9(1): 9), derivati da cellule mesenchimali staminali per ultrafiltrazione del secretoma extra-vescicolare di cellule mesenchimali staminali (MSCs) capaci di esercitare un effetto regolatorio su fenotipo, funzione e homing delle cellule immunitarie.

OBIETTIVI DEL POC E RISULTATI ATTESI

Il liofilizzato potrà essere impiegato per la ricostituzione di un terreno di coltura per linfo-monociti periferici isolati da pazienti con patologie auto-immuni e/o infiammatorie, che una volta modulati (ri-educati) potranno essere re-infusi nel paziente (terapie sistemiche secondo sistemi point-of-care approvati); per la ricostituzione di un collirio per il trattamento topico di patologie oftalmologiche infiammatorie e/o autoimmuni.

Tra i vantaggi di questo approccio vi sono la possibilità di stimolare la produzione di un secretoma, cospicuamente arricchito in EV partendo da un esiguo numero di MSCs e la possibilità di modulare la composizione stessa del contenuto delle EV in base alla patologia autoimmune e/o infiammatoria di interesse tramite specifico pre-condizionamento delle MSCs in vitro, come da metodo oggetto del brevetto.

Un metodo cell-free supera le restrizioni etico-burocratiche e le difficoltà logistiche legate alla terapia cellulare staminale dovute principalmente al potenziale differenziativo e/o maligno delle cellule ed alla possibilità di rigetto in riceventi MHC non compatibili. La tecnologia messa a punto consentirà infatti di ottenere un prodotto sicuro, puro e con una estesa shelf-life classificabile, secondo la European Medicines Agency, come biological therapy product.

Il testing della proof of concept consentirà un avanzamento importante in visione del disegno di un trial clinico, in quanto al termine del progetto verranno soddisfatte tutte le fasi del processo che porteranno alla validazione del prodotto stesso: identità; purezza; stabilità e forza.

DURATA DEL PROGETTO: 18 mesi

PER INFORMAZIONI: brevetti.ilo@unipa.it; tel 09123890747

Scheda Knowledge Share (https://www.knowledge-share.eu/brevetto/metodo-di-co-coltura-cellulare-in-vitro-per-indurre-tolleranza-immunologica/)

CONTACT:
Carla Giordano – carla.giordano@unipa.it